SPID

SPID vuol dire Sistema Pubblico di Identità Digitale. Serve per identificarsi e quindi poter utilizzare i servizi online della Pubblica Amministrazione. Garantisce la protezione dei dati attraverso l’utilizzo di un nome utente e una password, abbinati ad un codice di sicurezza scelto dall’utente. Con lo SPID si può accedere ai servizi di oltre 5.300 tra amministrazioni locali e centrali, enti pubblici e agenzie.

Hi Tech

Hi-tech è l’abbreviazione di high technology, che si traduce con alta tecnologia. Indica tutti quegli apparecchi, dispositivi e macchinari che per funzionare utilizzano le ultime innovazioni tecnologiche disponibili.
Considerando che la tecnologia è in costante evoluzione, non è possibile indicare con certezza un prodotto hi-tech perché questa definizione varia nel tempo, quindi un prodotto che oggi è considerato high-tech, magari tra un mese non lo sarà più perché verrà inventata una nuova tecnologia più sofisticata.
 

Cloud Computing

Cloud computing, letteralmente traducibile con “nuvola informatica”, è una tecnologia che consente di elaborare e archiviare dati sulla rete Internet. I dati vengono quindi memorizzati non sul computer che si sta usando, ma nella rete Internet da remoto, ma sono sempre a disposizione di chi li ha creati per visualizzarli e modificarli. Per questo si parla di “nuvola informatica”, perché richiama l’immagine di questi dati che fluttuano in aria come se fossero nuvole.

Fake news

Fake news è un termine inglese che vuol dire notizie (news) false (fake).  Si riferisce a tutte quelle notizie che riportano fatti non veri, inventati oppure male interpretati o ingigantiti rispetto alla loro effettiva rilevanza. Il fenomeno delle fake news ha subito una crescita imponente con la diffusione prima di Internet e poi dei social network: infatti attraverso questi strumenti la capacità di queste notizie di essere ricondivise e raggiungere un gran numero di persone è esplosa.

WI FI

Il Wi-Fi è un tipo di connessione ad Internet senza fili, che consente a più dispositivi (computer, tablet, smartphone) che sono connessi a quella rete Internet di essere collegati tra loro. Attraverso il Wi-Fi è quindi possibile connettersi alla rete Internet e usare tutte le sue applicazioni e servizi senza dover collegare fisicamente il dispositivo.

Cliccare

Cliccare è un’adattamento italiano del verbo inglese “to click”, ovvero fare click con il mouse. Click è la tipica parola onomatopeica la cui pronuncia esprime l’azione che essa descrive. Solitamente si clicca su un link, un pulsante o un’icona del computer. Il gesto del fare click porta poi a qualcos’altro, che può essere l’attivazione di un comando,  l’apertura di un file, di un collegamento ad un sito web oppure la conferma di un’azione (ad esempio, quando vediamo scritto “clicca qui per confermare l’iscrizione”).

Tag

Tag vuol dire letteralmente “targhetta” o “etichetta”. È stato anche adattato in italiano il verbo corrispondente, per cui si dice “taggare” qualcuno o qualcosa. Nel linguaggio dei social, un tag rimanda ad una persona o ad una pagina, e può avere diversi utilizzi. 

Webinar

Webinar è una parola inglese nata dalla fusione della parola web e seminar, quindi letteralmente si tratta di un seminario sul web, o in rete.

È usato per indicare eventi e incontri di vario tipo, ma soprattutto educativi o informativi, a cui è possibile partecipare tramite una connessione a internet e un dispositivo come computer, tablet o smartphone.

I webinar possono essere gratuiti o a pagamento, oppure può essere necessaria un’iscrizione per partecipare. Spesso le istruzioni su come accedere e il link sul quale cliccare vengono inviate via mail.

Ricordiamo e/o impariamo il dialetto

1. Merz marzot, long i de quant el not!

    Marzo marzotto, lunghi i giorni quanto le notti!

2. Merz, dal pa dschelz

    Marzo dal piede scalzo [perché il contadino può camminare scalzo per i campi]

3. Quand cant al bot, i én long i de quant el not.

    Al bot = il rospo.

4. Quand canta al mérel, a san fóra dl’invéren.

    Quando canta il merlo, siamo fuori dell’inverno.

5. Avréll,òura al pianz, òura al rédd

    Aprile, ora piange, ora ride
   (n.b. il termine "pianz" è una forma letterale, normalmente si usa "ziga")