YouBOS cos'è stato per me

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Amministrare e progettare il tuo futuro
fiori

Il 13 dicembre 2020 era domenica e in un bel bar di via Mazzini a Bologna abbiamo lanciato l’idea di YouBOS a 15 signore di una certa età. Santa Lucia in molti paesi d’Italia è la versione femminile di Babbo Natale, ma non è una brutta e vecchia strega come la Befana è piuttosto una cara signora siracusana molto ricca come dice la tradizione cristiana. Anche Santa Lucia porta i doni ai bambini, infatti anche a Bologna la fiera di Santa Lucia sotto al portico dei Servi in Strada Maggiore è piena di bancarelle colorate.

A me Santa Lucia ha portato YouBOS, non so se per molti è stato un dono, per me sì e vi spiego perché.

Il 2021 è stato il mio ultimo anno di lavoro e il 13 dicembre 2020 lo avevo già deciso ma ero spaventatissima, avevo 70 giorni di ferie da finire, stavo per diventare nonna, era appena morto mio padre, eravamo in piena terza ondata di pandemia, non eravamo vaccinati contro il COVID, molti servizi sanitari e sociali erano in grande difficoltà a causa del rischio di contagio. 

Per fortuna però erano arrivati i webinar, gli incontri on line, il gel disinfettante, le mascherine, i film in streaming, la formazione informatica. Era arrivata la voglia di RIPRENDERSI LA VITA SOCIALE.

Allora Pronti? VIA….Caspita serve lo SPID! Se me lo chiedono ora rido e dico come dicono i Romani de Roma ”eh che ce vo’?”

Abbiamo cominciato a ricevere stimoli nel Laboratorio del fare, poi abbiamo imparato ad ascoltare i podcast, poi qualcuno ha scritto un blog e poi abbiamo avviato il forum, e poi una poesia e poi una lezioncina tanto per non smettere di imparare da qualcuno che ne sa di più. Poi ci siamo detti che potevamo imparare anche le parole globali quelle inglesi, che tutti i giovani citano in ogni frase e noi no.

Io sono partita per 2 mesi di ferie fra nipotino e dialetti veneti (perché il Veneto è come l’Emilia-Romagna ogni capoluogo ha il suo dialetto). Ma io non mi sono mai staccata da YouBOS, che ha salvato la mia sanità mentale emiliano-romagnola in Veneto. Ho festeggiato con la “comunità virtuale” il 2 agosto senza esserci, ho fatto un pranzo di Ferragosto da sola ma insieme ai 40 partecipanti della sperimentazione niCE-life, ho letto gli stessi vostri libri e ho scoperto nuovi autori grazie a voi di YouBOS. Il 26 novembre ho ascoltato con avidità su RAI 3 in documentario sull’Afghanistan dopo che avevo letto il blog di Elisa e finalmente ho visto in faccia il generale Massoud, il leone del Panjshir, citato nei libri di Gino Strada.

Adesso che è dicembre ed è finito anche il 2021, in pensione ci sono davvero, ma sono sollevata, perché se ho un problema posso sempre scrivervi.

Ho capito che l’importante è fare domande “abbastanza buone” che è diverso dal dire quello che ci capita perché tanto non vediamo nessuno davvero, ma significa fare domande o esprimere opinioni che provocano la riflessione degli altri, perché gli altri ci sono e ci leggono.

Commenti_blog

YouBos per me è stato molto molto importante. Quando il 9 marzo del 2020 mi dissero di andare a casa perché lì non c'era niente da fare (ero al lavoro e avevo un po' di raffreddore e mi ero comprata la mascherina) fu per me incomprensibile. Ancora non sapevo dell'esplosione fragorosa del COVID-19. Poi il tutto in seguito un incubo, prima la malattia, poi lo smart working. Non vedevo nessuno. Non potevo nemmeno prendere il caffè del bar. Fino a quando qualcuno iniziò a fare le colazione da asporto e alla fine di maggio riuscii a prendere il mio primo caffè, da asporto. Allora arrivò YouBos, mi chiamò Alessandro Campailla (?) e io accettai subito, risposi alle sue domande e poi mi collegai. Fu la scoperta dell'online, i corsi di ginnastica per gli over '60. Che solo a pensarci: io over '60??? E YouBos è stata relazioni tranquille, rispettose, momenti interessanti con stimoli, imparare cose nuove, scrivere e leggere. Mi ricordo il primo argomento: la primavera e le foto postate, che belle. Insomma è stato un forte contatto fra noi. Non lo chiuderete vero?

Ritengo l'esperienza del progetto YOU BOS molto positiva e utile per aggregazione, condivisione, per informazioni specifiche tipo sul clima, sui furti, truffe e scippi soprattutto ai danni di anziani, e comunque con la possibilità di inserire altre problematiche, la cosa che mi condiziona è la tecnologia, preferirei gli incontri in presenza.

da Sauro e Gianna

Chi l’avrebbe mai detto…
La feroce epidemia da Covid-19, diffusa a livello mondiale, mi ha portato una buona e inaspettata novità: sono stata coinvolta nella sperimentazione di YouBOS e nel progetto niCE-life. Chi l’avrebbe mai detto che a più di 70 anni avrei fatto conoscenza con una piattaforma digitale così abile da farmi dimenticare o accantonare le mie solitudini e paure. I linguaggi comunicativi adottati sono freschi e leggeri per invitare alla lettura, scrittura, formazione e relazione, il tutto in modalità social networking; ciò mi procura una rassicurante idea sul mio futuro. 
 

Spigolature digitali e solidali 

  • YouBOS è stato un’esperienza sociale gratificante per il mio ruolo di pensionata attiva che intreccia la propensione alla causa delle persone anziane fragili con la partecipazione politica. Per YouBOS è fondamentale l’accesso degli anziani e caregiver alle nuove tecnologie come lo è anche per il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che più volte ha invitato a colmare il divario digitale affinché «nessuno resti escluso». Ebbene sì, durante il primo lockdown in aprile 2020, sostenuta dal gruppo “Laboratorio del Fare”, ho potuto relazionarmi con la nuova Giunta Regionale, attraverso e-mail FilodirettoER@regione.emilia-romagna.it; per me è stato motivo di soddisfazione ottenere l’attenzione e l’impegno istituzionale sul problema del divario digitale degli anziani da Elly Schlein Assessora al Welfare e Paola Salomone (Agenda Digitale), attraverso risposte personalizzate in diretta su facebook e Lepida TV . 
  • L’improvviso e crudele ingresso del coronavirus nei nostri corpi e spazi ci ha costretto a modificare in fretta il nostro sistema di vita e cambiare l’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali. Ebbene sì, YouBOS è stato per me uno strumento che mi ha permesso di sviluppare le mie competenze digitali e smascherare alcuni usi impropri della tecnologia digitale; insomma ora mi sento una cittadina un po' più consapevole.
  • In questo periodo è richiesto al welfare degli anziani di trasformarsi al fine di offrire delle risposte immediate ai bisogni, per ripensare alla sua capacità di costruire una società più inclusiva e per ponderare con una visione larga e una prospettiva di lungo termine. Ebbene sì, YouBOS mi ha dato anche l’opportunità di partecipare a incontri on line con professionisti ed esperti. Di recente ho molto apprezzato il webinar promosso dal Gruppo di consapevolezza civica Emilia-Romagna Diversa e da Auser regionale con ospite il Prof. Romano Prodi. In particolare ha suscitato la mia attenzione il confronto tra professori e esperti sul tema del divario digitale degli anziani; è stato un vero piacere partecipare alla conversazione su questo tema cruciale tra Romano Prodi, Silvia Giannini, Loredana Ligabue e Gianluigi Bovini, un incontro che ha suscitato interesse e suggerito percorsi da mettere in pratica subito con il PNRR al fine di permettere un welfare che deve essere innovativo, efficiente ed efficace utilizzando le tecnologie digitali.
  • Ho riletto il contributo di Cristina Malvi “Un progetto europeo per i vecchi: niCE-life“  pubblicato su: Una certa idea di… Blog - Istituzione Minguzzi Città Metropolitana di Bologna -  31/7/2020. Nel penultimo capoverso Cristina Malvi scrive: <<In questo momento la situazione post emergenziale gioca in nostro favore e permette la sperimentazione di forme innovative di collegamento e di integrazione. Il periodo del COVID ha fatto emergere molte disponibilità spontanee rilevate dalle associazioni e molte criticità come ad esempio il divario digitale, il ruolo delle famiglie impegnate nella cura degli anziani e dei bambini, il bisogno di consolidare i legami intergenerazionali. Siamo fiduciosi che nulla andrà sprecato.>>      https://unacertaideadi.altervista.org/2020/07/un-progetto-europeo-per-i-vecchi-nicelife/   Ebbene sì, la fiduciosa aspettativa di Cristina Malvi si può realizzare perché nella Città Metropolitana c’è YouBOS Bologna Solidale che ci ha mostrato nel tempo come noi anziani possiamo essere utenti protagonisti e utenti alleati dell’Azienda Sanitaria e del Servizio e-Care di Lepida. Noi anziani siamo come i salmoni che risalgono le fredde acque dei fiumi e nuotando controcorrente fanno lunghi e faticosi viaggi per la riproduzione.

Salmoni

 

Sembra ieri ma in realtà sono passati due anni da quando sono entrata a far parte, prima del Laboratorio del fare, e in seguito del Progetto europeo niCE-life che, come scopo, si è dato il faticoso compito di aiutare gli anziani fragili. Sono una persona ultra ottantenne sola con sulle spalle dieci anni di sostegno a mia sorella e so cosa significhi dover gravare sulle persone più care. Era importante per me mantenermi in forma e attiva e ho subito aderito anche se, intimamente, allora mi sentivo una “sgarzolina”, indipendente, attiva e perfettamente autonoma. Però mentre postavo i miei primi scritti e imparavo ad usare il PC con più dimestichezza, sempre con l'aiuto di persone speciali, competenti e disponibili come la dott.ssa Cristina Malvi, la dott.ssa Annalisa Reggiani , la dott.ssa Sabrina Raspanti e tutto lo staff si è presentato il terribile Covid che, in un baleno , ha scombinato tutte le mie certezze e mi ha fatto comprendere quanto, in realtà fossi fragile e bisognosa di essere sostenuta. Ad aggravare la già precaria salute si è aggiunta la frattura del gomito destro che mi ha fatto sentire come un albero abbattuto che mai più avrebbe potuto dispensare i suoi frutti ed è stato un momento terribile sentirmi incapace di fare qualsiasi cosa, anche la più elementare.

La piattaforma di Bologna Solidale è diventa la mia ancora di salvezza a cui mi sono aggrappata per non cedere e per non essere spazzata via dai marosi. Il buttare sulla carta tutte le idee che mi frullavano in testa per poi postarle è diventata la stampella per potermi rialzare e riacquistare fiducia sulle mi possibilità. Il collegarmi via internet con tante persone con cui confrontarmi, argomentare, obbiettare  mi ha stimolato a prendermi più cura di me stessa sia nella mente, ma anche nel corpo. Così le ore di vita sociale che il Covid mi aveva rubato, grazie a YouBOS, le ho potute riempire di scritti, ma anche di tempo per aggiustarmi i capelli, per scegliere una tuta civettuola e per infilarmi gli enormi orecchini per presentarmi in video nel migliore dei modi, ma soprattutto per cercare di continuare ad essere la donna che si piaceva e piaceva ad una cerchia di amicizie.

Per me la piattaforma YouBOS è stata un toccasana e lo devo a questa mia partecipazione se ho ripreso a vivere, certo con qualche incertezza e con qualche difficoltà in più perché gli anni sono aumentati, ma con tanta speranza nel cuore.

Mariella

Rileggendo le vostre riflessioni devo confessarvi che mi avete emozionato...curo nella quotidianità la solitudine di tanti anziani usando vari strumenti e non per ultimo il collegarmi a Youbos per rileggere le riflessioni, i post, le pubblicazioni diverse che tanto sono di aiuto al trascorrere del tempo chiacchierando e riflettendo sulle varie tematiche analizzate.

Grazie di cuore a tutti voi , un forte abbraccio virtuale e un caro augurio di liete festività.

Claudia