cucchiaino contente olio su un tavolo di legno

Il segreto della felicità secondo Paulo Coelho

Un contributo di Marcello

Martedì, 20 Aprile 2021

"Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi"

Storia tratta dall’Alchimista di Paulo Coelho

In questo articolo propongo una storia stimolante riguardante la felicità, un racconto breve con invito al costituendo “gruppo di lettura” a fare proposte e commenti.
Spesso la nostra spensieratezza è il giusto connubio tra ciò che stiamo facendo e ciò che vorremmo realizzare, ma non ti anticipo altro per non influenzare la tua lettura.
Come ormai avrai capito mi piace molto far passare messaggi attraverso storie e parabole così che ognuno possa riflettere autonomamente.
Ti lascio quindi al segreto della felicità secondo Paulo Coelho.
Buona Lettura!

Il segreto della felicità secondo Paulo Coelho

"Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini.
Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna.
Là viveva il saggio che il ragazzo cercava.
Invece di trovare un sant’uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un’attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie.
E c’era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.
Il saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità.
Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.
Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d’olio.
Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo?>
Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare?
Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?’
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente.
La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d’olio che il saggio gli aveva affidato.
Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il saggio.
Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d’arte appese al soffitto e alle pareti.
Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte era disposta al proprio posto.
Di ritorno al cospetto del saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d’olio che ti ho affidato? domandò il saggio.

Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti, concluse il più saggio dei saggi.
Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d’olio nel cucchiaino.”
 

Categoria
Dimensione esistenziale

Commenti a questo contenuto:

Dopo aver letto questo racconto insieme agli amici del gruppo ForteMente ho chiesto se conoscessero il segreto della felicità oppure che esprimessero il loro pensiero sulla felicità ecco alcune risposte:
a) La felicità è un attimo davvero, passa velocemente, chi vive con serenità è più vicino alla felicità. Accontentarsi delle piccole cose che ti rendono più facile accettare la quotidianità e vivere alla giornata, senza pensare al domani fin dove è possibile (M.B.);
b) La felicità è anche in brevi attimi, forse sul momento non cogliamo la fortuna che viviamo, ma a distanza ci accorgiamo che quei momenti erano felici. Questa mattina ero al Parco dei Cedri, ho visto una panchina dove la scorsa estate con le mie nipotine avevamo consumato i nostri panini. Ora pensando a quella giornata mi sono detta:- Ero felice , ma non lo sapevo (T.C.);
c) Una cosa che mi fa felice è quando viene a trovarmi  mio nipote che posso  stringerlo e abbracciarlo (G. Q.);
d) Anch'io sono convinta che buona parte della felicità che proviamo è fatta di brevi momenti/situazioni....ma con questo non dico che la felicità passa velocemente....bisogna "assaporare" questi momenti....e allora ci portiamo dietro un po' di felicità. Non è solo accontentarsi...ma valorizzare ciò che si è avuto.....e pensare che domani ci saranno momenti contro...ma anche positivi! Io sono molto positiva! (M.C.).

Pongo la stessa domanda anche a voi: <Cosa pensate della Felicità?>
Marcello di ForteMente.

Felicità

da Mariella

Ti ho sempre rincorsa felicità  e, a essere sincera, la mia vita ne è stata costellata di tanti fluorescenti  brandelli che ti ho strappato. Purtroppo sono stati spazi di tempo che sono durati quanto  l'arcobaleno in cielo dopo uno scroscio di pioggia primaverile o quanto un  tulipano o un girasole  reciso.  La dura realtà ha bussato troppe volte alla mia porta scaricando fardelli di incertezze, tormenti, dolori ... e ora, nella vecchiaia, anche l'oblio  ci si è messo  attenuando i colori, i profumi e i suoni dei momenti felici.