Cohousing

Cohousing

Una parola proposta da Samanta

Lunedì, 13 Marzo 2023

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Dall'inglese letteramente coabitare, abitare insieme a qualcuno. In Italiano la traduzione è sempre coabitare ma in aggiunta abbiamo il termine solidale. Si parla più esattamente di coabitazione sociale. Il progetto cohousing è una sorta di condominio, costituito da un gruppo di vicini che partecipano alle stesse finalità: migliorare le loro relazioni personali e vivere in un ottica di risparmio in termini di spazio, energia e denaro. In Italia, in Comuni come Genova, Favara, Taranto, Aramengo, Borgo Rossini a Torino abbiamo esempi di cohousing, dove i residenti(=cohousers) condividono alcuni spazi, di solito vissuti in maniera individuale. Questi ambienti comuni sono dotati di servizi quali portineria, palestre, spazi ufficio, lavanderie, biblioteche, sale hobby.

Se vuoi approfondire l'argomento Qui puoi trovare un articolo sul Blog che parla proprio di cohousing.

Commenti a questo contenuto:

Non conoscevo questa parola e il suo significato. Adesso lo so, è stato utile. Io avrò 85 anni, a maggio, e per fortuna vivrò nella mia casa, quella che con molti sacrifici mi sono costruita e non penso riuscirei a vivere in un altro appartamento. Capisco chi invece decide di vivere in questi tipi di alloggi, per evitare la solitudine e risparmiare.

Sig. Paola capisco la difficoltà nell'immaginare una vita insieme ad altri, ma in questo caso si tratta di parte di attività che si svolgono durante la giornata. Ogni residente ha il proprio alloggio, vengono perciò rispettati gli aspetti più privati di ogni persona. In tutti i modi comprendo le sue perplessità.

Ritengo che questi progetti anche da noi possano essere apprezzati. La nostra cultura e il nostro modo di vivere è ancora molto lontana forse dal concetto di cohousing che esiste in altri paesi.

Grazie Maria per il contributo, sul quale in effetti bisogna riflettere. E' verità quello che lei ha scritto: nel Nostro Paese siamo lontani dall'apprezzare questo modo di vivere che è spesso abbinato ad un concetto di bassa qualità abitativa. Penso anche io che altri paesi abbiano apprezzato maggiormente questo stile di vita.

La soluzione di vivere insieme può essere un'idea di convivenza innovativa per conoscere nuove persone e sentirsi meno soli. Speriamo si diffonda in tutta Italia quanto prima e venga superato lo scetticismo iniziale.

Noi Italiani, è vero siamo sempre molto ancorati alle nostre tradizioni, le novità un pò ci spaventano. La casa poi, come bene primario, è da sempre un progetto individuale di vita.  

Leggo ora la spiegazione di questo termine che non conoscevo e non sapevo nemmeno esistessero soluzioni abitative di questo tipo in Italia. L'ascolto della pronuncia del termine è fondamentale per chi, come me ha difficoltà nel pronunciare parole inglesi.

Gentile sig. Cesare, grazie per il commento e la informo che integreremo anche gli altri termini stranieri, abbinando il vocale, molto utile concordo per imparare la pronuncia.

Non sapevo esistessero in Italia queste soluzioni abitative. Per tradizione noi italiani ci sacrifichiamo tutta la vita per avere una nostra casa. Capisco che nel caso contrario sia importante trovare un abitazione condivisa in alcuni spazi e realizzabile dal punto di vista economico .

Pensare di lasciare la mia casa mi fa un po' tristezza ma se il coabitare è finalizzato allo stare in compagnia ed avere aiuto, beh potrei ripensarci.

Alla mia età il solo pensiero di andare a vivere fuori dalla mia casa mi agita. Preferirei in ogni caso restare nella mia abitazione.