LE TUE MANI by Claudio Corsi
- Pensiamo sempre alle braccia, alle gambe, ai glutei, ai pettorali e agli addominali, alla schiena, al collo... Durante il giorno, in quasi tutte le attività quotidiane e soprattutto se scriviamo a mano o al computer, se massaggiamo, facciamo sculture, suoniamo uno strumento musicale, ci sono muscoli che usiamo tantissimo e di cui quasi non ci accorgiamo, se non quando ci fanno male.
- Difficilmente pensiamo a fare esercizi per i piedi, per le mani. e dire che sono le nostre estremità, le nostre antenne, le nostre sonde, ciò che ci mette in contatto reale con il mondo. Attraverso la vista e l’udito il mondo lo vediamo e lo sentiamo, cioè ne costruiamo una rappresentazione nel nostro cervello, ma attraverso le mani (e i piedi, se li usassimo di più) il mondo lo TOCCHIAMO. Con le mani sbucci le cipolle... e oltre a questo afferri qualsiasi oggetto, lo lanci, lo valuti, lo soppesi. Accarezzi qualcuno, lo schiaffeggi, gli stringi la sua mano, ti scambi messaggi di pace. Inviti, allontani, chiedi cosa vogliono da te, offri un regalo.
- La mano ha una struttura piuttosto complessa: ognuna ha 27 ossa, che formano i tre gruppi carpo, metacarpo e falangi. Dai un’occhiata su internet, magari anche per l’anatomia del piede. Impara di più su come siamo fatti e che nome hanno le nostre ossa, i nostri muscoli.
- In questo periodo forse ci accorgiamo più delle nostre mani, perché le laviamo più spesso e più a lungo, magari non solo col sapone ma con disinfettanti vari. E quindi secchezza, arrossamenti, screpolature. Per non parlare dei soliti dolori, artrosi, artrite, formicolii, fratture...
- E allora lavati bene le mani, con acqua e sapone (un buon sapone), acqua non troppo calda (danneggia lo strato protettivo che abbiamo naturalmente, il cosiddetto film idrolipidico), per circa 30 secondi, nel modo che stanno consigliando tutti in questi giorni e che sicuramente sai. Non serve altro. Strofinale come se avessi freddo, tirati le dita, massaggiale.
- Immagina di essere una grande scimmia (non dovrebbe essere troppo difficile, visto che lo sei come tutti noi) e di avere mani e piedi perfettamente uguali (qui ci vuole più fantasia).
- Esegui con le mani tutti gli esercizi per i piedi che abbiamo già visto, ovviamente con i dovuti adattamenti (non ti chiedo di stare sulle mani a testa in giù, le cose che facevi in piedi o da seduta puoi farle a quattro zampe. Sperimenta.
- Immagina di essere una grande scimmia pianista, suona il pianoforte pigiando un tasto alla volta, due tasti alla volta, tre tasti alla volta e così via.
- Prendi la pallina (magari non da tennis, ma di gomma, più o meno delle stesse dimensioni) con pollice e indice, e premi, stringi per due tre secondi ogni volta, poi con pollice e medio stessa cosa, poi con pollice e anulare, pollice e mignolo (le dita delle mani hanno un nome, e hanno pure due plurali: se parli dei singoli DITI, ad esempio se parli di due o tre diti pollici, o indici, o medi, rimangono maschili. Se invece parli delle DITA di una mano, prese insieme, diventano femminili. Un po’ come l’uovo: quando è da solo è maschile, quando sono in due o più diventano le uova. Un labbro maschile, del resto, insieme a un altro labbro che fa? due labbra femminili).
- Poi premi per cinque secondi ogni volta, con tutte le dita della mano, e fallo un bel po’ di volte con una e poi con l’altra. Fallo con attenzione, non guardando la tv o leggendo. Stai in quello che fai totalmente. Concentrati solo e completamente su quello che stai facendo qui e ora: stai stringendo la pallina, manda questi segnali al cervello, come facevi con i piedi.
- Tira la pallina verso il soffitto e riprendila, fallo un po’ di volte, da bambina l’avresti fatto per ore.
- Lascia la pallina. Apri al massimo le mani e separando le dita più che puoi, per cinque secondi, poi rilassa, e così per una decina di volte per mano. Ovviamente puoi stare seduta, ma sarebbe meglio per terra, anche se stai scomoda, magari con la schiena appoggiata al muro. Fidati.
- Chiudi il pugno e stringi, poi allarga la mano più che puoi, chiudi il pugno, apri ecc.
- Ruota ogni dito in senso orario e antioriario. Lo so, sembra inutile. Ma non lo è. Con l’altra mano puoi tenerti stretto il polso.
- Fra un esercizio e l’altro e quando vuoi, scrolla scuoti vibra le mani, come se dovessi asciugarti. Un movimento di questo tipo facilita sempre la circolazione.
- Fai un po’ di stretching: distendi il braccio destro davanti a te come per dire “alt” a qualcuno, con il palmo in avanti e con le dita verso il soffitto, poi con le quattro dita della mano sinistra spingi indietro le quattro dita della mano destra finché non senti uno stiramento quasi (quasi) doloroso, per cinque secondi, poi con l’altro braccio. Puoi fare la stessa con un dito alla volta, magari accorgendoti di come un certo dito abbia più problemi degli altri.
- Puoi ripetere lo stesso esercizio sempre distendendo il braccio destro in avanti, con il palmo verso il soffitto come per sentire la neve o la pioggia che viene giù, con le dita verso il pavimento (attenzione alla spalla). Con le dita della mano sinistra tiriamo indietro quelle della mano destra. Qui possiamo fare una variante interessante: appoggiamo il palmo della mano a una parete, e stiamo così, a sentire lo stiramento quasi doloroso, anche per 30 secondi, una volta sola. Poi cambiamo braccio.
- Incrocia le dita delle due mani come per pregare e piano piano distendi le braccia verso il soffitto, ruotando i polsi e portando i palmi delle mani verso il soffitto, sempre a dita incrociate, andando più su che puoi per cinque secondi. Poi torni giù, poi torni su, poi torni giù. Magari inspiri mentre vai su, espiri mentre torni giù.
- Con la mano destra massaggiati tutto l’avambraccio sinistro, non strisciando ma palpando, stringendo con una certa forza e lasciando andare, impastando, lavorando i muscoli soprattutto con il pollice, poi il polso, poi la mano.
- A questo punto rilavati le mani, poi usa la tua crema o il tuo olio preferito (burro di karitè, olio di cocco, aloe vera, ecc.), mettiti comoda e massaggia le mani tra di loro come vuoi. Se poi qui ci aggiungi gli esercizi e i massaggi per i piedi, puoi integrare tutto e finire con le gambe in alto alla parete, con un po’ di musica e qualche respirazione per qualche minuto.
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