In queste domeniche di forzata permanenza in casa vengono in mente tante domeniche passate.
Il dì di festa lungo una vita.
Il fuoco acceso sotto al paiolo dove bolle il brodo e l'odore della pearà che smorza l'acre odore del fumo.
E poi lo sfrigolio delle bucce di arancia e dei ditali colmi di farina di castagna pressatsopra la stufa, che profumavano tutta la stanza.
Poi un tailleur colore rosa fucsia con le prime calze velate e tacchi a spillo da sfoggiare lungo via Mitelli.
Un giorno di maggio, profumo di mughetti e una nuvola di veli bianchi, una nuova casa e un nuovo cognome.
Più avanti, il silenzio della sveglia sostituito dalle voci di due bambini e il lettone che diventa un campo di battaglia.
L'attesa e il piacere di un caffè servito a letto da chi troppo presto se ne è andato...
 
Altri sapori, altri odori, altri suoni si sono via via accavallati nello scorrere del tempo.
 
Ora è rimasta la parola amica attraverso il PC del LABORATORIO DEL FARE che ci unisce attendendo altri dì di festa.
 
 #iorestoacasa #lastorianarrerà