Il Befanone

il 17 gennaio è il giorno nel quale la Chiesa festeggia Sant'Antonio Abate, eremita che visse 105 anni. Nato nell'anno 251 in Egitto da famiglia ricca, all'età di vent'anni, dopo avere distribuito i suoi beni ai poveri, si ritirò nel deserto a pregare e digiunare in solitudine e divenne eremita, morì nel 356. E' un santo venerato da tutta la cristianità, sia in occidente che in oriente. Ebbe una vita tormentata. L'iconografia ufficiale della Chiesa lo rappresenta vestito con abito monacale marrone e mantello nero, accompagnato da animali da cortile, tra cui spicca un maialino. E' considerato protettore degli animali e nell'epoca della civiltà contadina venivano benedette le stalle e gli animali. Il parroco, nei giorni precedenti il 17 gennaio, si recava presso le famiglie contadine per questa benedizione e lasciava, come ricordo, un calendario particolare, era formato da un foglio unico e riportava oltre ai giorni, le settimane ed i mesi, notizie su le stagioni, le fasi lunari, le principali festività religiose, il contadino attaccava questo calendario alla porta della stalla. Sant'Antonio era anche chiamato il befanone, perchè a noi, bambini negli anni cinquanta e che vivevamo in campagna, portava dolcetti e piccoli regali, quindi aspettavamo con gioia la befana, ma anche il befanone.
queste tradizioni ormai non esistono più, perchè non ci sono più contadini con le stalle e gli animali da cortile, ma rimane il ricordo attraverso il calendario di Sant'Antonio, che viene ancora oggi pubblicato e che si può trovare nelle chiese.