Oh, che libri! Leggere è un’attività che mi procura calma, libera la mia fantasia e immaginazione. Libri, quotidiani, fumetti, riviste mi servono per riempire dei vuoti, delle mancanze e incertezze che da sempre costellano la mia vita.
Il genere che più addolcisce il mio tono umorale è il giallo nelle sue declinazioni di poliziesco, noir, thriller, horror. Mi immergo nelle indagini, mi assento dalla mia realtà e vivo insieme ai personaggi avventure e viaggi distraendomi con curiosità. Provo piacere a leggere le analisi dei fatti, le osservazione e le descrizioni di persone e luoghi. Impagabili i viaggi in lungo e in largo negli Stati Uniti che ho fatto accompagnando la giovane studentessa di legge nella sua clandestinità, mentre Cia e Fbi erano alla caccia dell’uomo per l’omicidio di due giudici della Corte Suprema. Sto parlando del legal thriller “Il rapporto Pelican” di John Grisham. Questo genere di lettura è spesso terapeutica perché mi rifletto nei personaggi e più mi identifico in situazioni assurde più mi diverto a ridere delle mie incapacità e a ridimensionare i miei grattacapi. E’ il caso del romanzo “Il gallo è morto” di Ingrid Noll.
Ho parlato di questa simpatia verso i libri gialli in un recente incontro del gruppo YouBOS e Cristina Malvi mi ha suggerito “Il circolo del giallo” presso la Biblioteca Comunale Sala Borsa. Non ho perso tempo, il 15 settembre scorso mi sono inserita in questo gruppo di lettura con soddisfazione per la piacevole accoglienza e l’interessante svolgimento dell'incontro in presenza. Sono rimasta colpita dall’enorme schermo per il collegamento Meet con le persone a casa e dall’abilità di Rosalia Ragusa, responsabile Servizi al pubblico Biblioteca Sala Borsa, a condurre il vivace gruppo del circolo.
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