Discutendo pubblicamente sul significato del verbo "spigolare" sia in italiano che in dialetto bolognese, mi son trovato a ricordare una importante poesia patriottica: LA SPIGOLATRICE DI SAPRI.
L'autore di questa poesia patriottica Luigi Mercantini adotta il punto di vista innocente di una lavoratrice dei campi, addetta alla spigolatura del grano, che si trova per caso ad assistere allo sbarco, incontra Pisacane e se ne invaghisce; la donna parteggia per i trecento e li segue in combattimento (invece di recarsi al lavoro), ma finisce per assistere impotente al loro massacro da parte delle truppe borboniche. Questo il testo della poesia: Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Me ne andavo al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra.
Ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
“Siam venuti a morir pel nostro lido”.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: “Dove vai, bel capitano?”
Guardommi, e mi rispose: “O mia sorella,
Vado a morir per la mia patria bella”.
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: “V’aiuti il Signore!”
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontrâr con li gendarmi,
e l’una e l’altra li spogliâr dell’armi:
ma quando fûr della Certosa ai muri,
s’udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra ’l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Eran trecento e non voller fuggire,
parean tre mila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a loro correa sangue il piano:
fin che pugnar vid’io per lor pregai,
ma a un tratto venni men, né più guardai:
io non vedea più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
24 Luglio 2021 Un altra …
24 Luglio 2021
Un altra spigolatrice
Io invece conosco la storia di un'altra spigolatrice, però non raccoglieva spighe di grano, come quella di Sapri, ma di orzo. Però sempre spigolatrice era! E' una storia antichissima e ce ne parla la Bibbia ed io, da ragazza, vidi la trasposizione cinematografica che cercherò di riassumere. Se ricordo bene Noemi, con marito e due figli, per sfuggire ad una carestia, lasciò la sua terra natale per andare a Moab. Là rimase vedova presto, poi i due figli sposarono due donne de luogo, ma presto morirono anch' essi, ma su come preferisco sorvolare: troppo complicato.
Noemi allora decise di ritornare in Israele e lasciò libere le due nuore di andare dove desiderassero. Ruth, che oggi potrebbe essere venerata come protettrice delle suocere, non si volle staccare da Noemi e decise di seguirla. Arrivate a Betlemme , per mantenersi, andarono a spigolare nel campo di Boaz, un lontano parente, bello, gentile e premuroso che le aiutò anche in incognito. Naturalmente i due giovani si innamorarono. Però c'era un altro parente, più prossimo al marito defunto, un certo Tob che era brutto, prepotente e antipatico, ma secondo la legge, aveva su Ruth, il diritto di precedenza.
Allora le leggi mica si discutevano tanto, si rispettavavano e basta, così Ruth sarebbe dovuta andare in sposa a Tob che ne aveva fatto formale richiesta.
La suocera, che voleva tanto bene a Ruth, e per questo io la nomino protettrice delle nuore, escogitò uno stratagemma e, se ricordo bene, la nuora lo mise in atto. Quando calò il sole Ruth, che aveva spigolato tutto il giorno assieme a Noemi , finse di tornarsene a casa, in realtà si nascose e quando tutti, nei campi, dormivano cercò dove giacesse Boaz e trovatolo, si sdraiò al suo fianco. Al mattino, come adesso anche allora, tutti pensarono alla stessa cosa, solo che quella notte, tra i due, non successe proprio nulla e continuarono ad affermarlo. Ugualmente fu considerato un affronto verso Tob il pretendente designato. Come poteva sposare una svergognata che aveva passato la notte accanto ad un altro uomo? Non volendo passare per cornuto rinunciò al suo diritto e così Boaz poté sposare la donna che amava. Dalla loro unione nacque Iesse e Noemi fu, per il piccolo, una nonna tenera e affettuosa.. Non so se Ruth continuò a fare la spigolatrice, ne dubito. Da Iesse poi nascerà David, quello che ucciderà, con una fionda, Golia e diventerà re.
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25 Luglio 2021 Spigolando…
25 Luglio 2021
Spigolando di qua e di là....
Spigolando qua e là sul computer ho trovato notizie interessanti sulle spighe e sul grano che vi propongo:
Quando mieterai le messi della terra, non taglierai fino al piede ciò che è sulla terra e non raccoglierai le spighe che rimarranno; nella tua vigna non raccatterai i grappoli caduti, ma li lascerai prendere ai poveri e ai forestieri. (Bibbia)
Poi il Faraone si addormentò e sognò una seconda volta: vide sette spighe che spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. Ma poi vide altre sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente che spuntavano dopo quelle. Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegliò: era stato un sogno.
Alla mattina il suo spirito ne fu turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo seppe interpretare. Lo interpreterà poi Giuseppe, quello dei dodici fratelli. (Bibbia)Tenere un mazzetto di spighe di grano in casa è un augurio di fertilità della terra e di abbondanza. Soprattutto nel periodo natalizio e in attesa dell'anno nuovo regalare un gioiello con un dettaglio di spiga di grano vuol dire prosperità e ricchezza. Averlo saputo prima me lo sarei fatto regalare.
Secondo la tradizione, la raccolta di 24 spighe di grano, la mattina di San Giovanni e da conservarsi per tutto l’anno, sarebbero un ottimo amuleto contro le sventure e per attirarsi la buona sorte.
La pianta del grano simboleggia il ciclo delle rinascite. Poiché il cereale, prima di nascere in primavera resta sepolto sotto terra, rappresenta l’analogia del passaggio dell’anima dall’ombra alla luce ed è inoltre il simbolo della fecondità. Infatti nella mitologia greca Demetra, la dea dei cereali e delle messi, è rappresentata con la fronte cinta da una corona di spighe.
Tra i riti civili, vi è quello dei contadini, proprietari di campi di grano, che appendevano dietro la propria porta di casa un mazzetto intrecciato di sette spighe di grano, raccolte in sette campi diversi. La composizione era preparata prima del sorgere del sole, unendo le spighe di grano a delle capocchie d'aglio.
Il mazzetto di spighe era altresì presente in casa delle famiglie sarde adornato da fiori di colori e forme diverse, oppure sostituito dall’intreccio delle spighe disposte a croce. Il rituale avrebbe assicurato al padrone dei campi un buon raccolto e a tutta la sua famiglia prosperità e salute.
Ormai la festa di San Giovanni è già passata e nei campi il grano è già stato raccolto altrimenti avre provato anch'io.ad appendere spighe alla porta!
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Spigolatura è un sostantivo italiano che ha 2 significati:
La ricerca e la raccolta delle spighe di frumento rimaste nel campo dopo la mietitura
(per lo più al plurare). Raccolta di notizie o argomenti d'interesse secondario, presentati come curiosità. é divenuta una rubrica della Settimana enigmistica
Da piccola mi chiedevo cosa centrava il verbo spigolare della poesia con gli spigoli dei mobili perchè di fatto sono la stessa radice di parola. Infatti in latino SPICA è sia la spiga del grano sia la punta e quindi ne derivano parole con significati completamente diversi