Il Titanic, i cui naufraghi furono salvati dalla nuova invenzione di Marconi.

Guglielmo Marconi, il ragazzo che immaginò il futuro e contribuì a sconfiggere l'isolamento

Un contributo di Moni

Venerdì, 4 Giugno 2021

Guglielmo Marconi,  nato a Bologna il 25 Aprile 1875, Nobel per la fisica nel 1909 a soli 35 anni 
 «in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili».. 
La figlia Elettra nella videointervista ci fornisce questa immagine suggestiva di un adolescente che con la  barca 
a vela ammira da vicino i transatlantici al porto di Livorno. Aveva imparato il codice morse.. quello utilizzato sui telegrafi ,osservando persone imbarcarsi per un viaggio in completo isolamento si sarà posto interrogativi su un futuro di comunicazioni fra la nave in traversata dell'oceano e la terraferma?


Il suo percorso di studio è personale, al di fuori dei canali ufficiali, frequenta lezioni private, studia presso un istituto tecnico a Livorno,  viene ammesso alle lezioni di Augusto Righi presso l'istituto di Fisica di Bologna. 
Nasce in una famiglia che lo supporta in toto economicamente e moralmente. La figlia  Elettra  dice che fin da quell'età la madre di  Guglielmo  crede fermamente in lui nei suoi progetti.  Conduce i primi esperimenti aiutato dal fratello e dai familiari. Lo sparo del fucile che avvisa che l'esperimento riesce  risuona nei nostri ricordi scolastici.
Non si perde d'animo quando in Italia nessuno riconosce i suoi risultati scientifici, parte per il Regno Unito, la madre è Irlandese.  
Brevetta il telegrafo senza fili. 
Diventa un imprenditore e grazie alla sua invenzione le navi potranno comunicare con la terraferma durante i lunghi viaggi.

Sul sito scienza giovane dell'Unibo (trovate il link del sito in fondo alla pagina)  a tal proposito si dice: "Proprio nel 1909, grazie all'invio di un SOS con la radio di bordo, l'invenzione di Marconi permise il primo salvataggio marittimo dei naufraghi delle navi Florida e Republic, scontratesi nell'Atlantico, ma fu il 14 aprile 1912 che la radio riscosse un enorme successo presso l'opinione pubblica mondiale,  con il salvataggio di una parte dei passeggeri del Titanic ottenuto grazie ai marconisti del transatlantico che continuarono a trasmettere mentre la nave affondava.". 


Il cerchio  si chiude: un adolescente immagina una tecnologia che ancora non esiste e riesce a realizzarla a poco più di 20 anni. 
Osservo come sia difficile in ogni tempo l'accettazione del nuovo, della scoperta scientifica da parte dell'istituzione..


La radio, la tv, internet, la comunicazione quindi anche il  nostro servizio sono frutti delle scoperte di Marconi.

Cosa vi suggerisce la vostra fantasia  per aiutare la comunicazione e sconfiggere l'isolamento? 


https://www.youtube.com/watch?v=8yOSWkro1R0 
 
http://www.scienzagiovane.unibo.it/scienziati/marconi-1.html

Categoria
Amministrare e progettare il tuo futuro

Commenti a questo contenuto:

10 Giugno 2021

Guglielmo Marconi è morto pochi mesi prima che io nascessi, ma le sue invenzione e quelle che ne seguirono hanno veramente cambiato il mondo, soprattutto il mio.

Lo devo a lui infatti se io oggi posso parlare con Alberto, mio nipote che vive e lavora a Londra, come se lo avessi di fronte, oppure se posso sedere ad un tavolino  virtuale e giocare a Bridge con Luigi K2 un italiano che vive in Australia. Veramente impensabile quando ero piccola.

E' anche di ieri la dolorosa notizia, tramite Face Book che Manu Blu, Manuela amica del "Teatro delle sedie", dopo un anno di speranze e di determinata lotta contro il male che l'aveva aggredita, se ne è andata lasciandoci annichiliti. Voglio qui ricordare la sua ultima battuta seguita dalla mia che conclude la nostra rappresentazione:

“....Ero morta, per pochi minuti, ma io mi ricordo. Ero distesa sul letto in sala operatoria, quando sono uscita dal mio corpo, ero puro spirito e mi vedevo mentre cercavano disperatamente di rianimarmi, poi ero in un tunnel e in fondo una luce abbagliante e provai un sentimento di felicità assoluta, di beatitudine come la descrive Dante nel Paradiso. Beh! Credetemi da allora la morte non mi fa più paura.”

Chissà se è sperare troppo che un nuovo scienziato mi possa presto mettere in comunicazione con le persone care che mi hanno lasciato. Magari per una sola volta e per una manciata di secondi il tempo di comunicare loro ciò che non sono riuscite a dire  prima che mi lasciassero.