L'erbario sul balcone
Un contributo di Valentina
Martedì, 27 Agosto 2024
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Sta per iniziare settembre, una nuova stagione si avvicina, le giornate si accorciano, possiamo accogliere questo cambiamento creando una novità nel nostro ambiente domestico creando un erbario sul balcone o persino su un davanzale.
Tra le erbe aromatiche che possiamo scegliere di coltivare in questo periodo troviamo: la salvia, il rosmarino, l’origano, la maggiorana e l’alloro.
La salvia, presente in tutta l’Europa centrale, predilige terreni soleggiati, le sue foglie si raccolgono tutto l’anno. Fin da tempi lontanissimi era stata ritenuta una pianta estremamente utile in campo erboristico, il nome stesso salvia deriva infatti dal latino salus che significa salute oppure da salvus cioè salvo; fu utilizzata in campo medico da Greci e Romani. Generalmente si utilizzano le foglie fresche perché durante la loro essicazione si perdono parte dei principi attivi.
Il rosmarino è largamente diffuso nella zona mediterranea, le sue foglie si raccolgono in tutto il periodo dell’anno. Il suo nome deriva dal latino ros marinus ovvero rugiada del mare proprio perché cresce ricco e rigoglioso in prossimità del mare. Presso i Greci e i Romani, a causa del suo profumo inconfondibile, veniva spesso bruciato nei riti religiosi sostituendo, in questo modo, l’incenso. Nell’antica Grecia era simbolo di fedeltà e per questo motivo veniva utilizzato per intrecciare ghirlande che ornavano il capo delle spose. Durante il medioevo si riteneva che per riuscire a conquistare l’amore di una persona fosse sufficiente sfiorarla con un rametto di rosmarino fiorito.
L’origano cresce nei terreni assolati, rocciosi, nei boschi, persino a 2000 metri di altitudine, si utilizzano le foglie e le sommità fiorite che si raccolgono prevalentemente in estate. Il suo nome è composto da due termini di origine greca: oros che significa montagna e ganos che significa splendore, delizia, quindi rappresenta la gioia delle montagne poichè cresce anche nelle zone più rocciose e impervie. In tempi antichi, durante le pestilenze, veniva bruciato insieme a menta e timo perché si riteneva fosse capace di purificare l’aria.
La maggiorana originaria dell’Asia centrale si è poi diffusa nella regione mediterranea fino a 500 metri d’altezza, della pianta si utilizzano le foglie e le cime fiorite che vengono raccolte in estate. Si tagliano i rametti che legati a mazzi si appendono all’ombra in un luogo ventilato, le foglie (maggiorana monda) o le infiorescenze (maggiorana bulla) possono essere conservate in barattoli di vetro. La maggiorana è molto simile all'origano nell'aspetto e nel sapore. Fu una pianta molto amata dai Greci, si narra che fu Afrodite a coltivarla per prima e a sceglierne la fragranza, da qui l’usanza da parte delle giovani greche di mettere un ramoscello di maggiorana sotto il cuscino per poter vedere, in sogno, il volto del loro futuro sposo.
L’alloro è presente nelle regioni temperate dell’area mediterranea, è una pianta ornamentale, vive in qualunque tipologia di terriccio ma preferisce un suolo fresco e una posizione riparata, le parti da utilizzare sono le foglie e i frutti: le foglie è possibile raccoglierle tutto l’anno poichè si tratta di una pianta sempreverde, i frutti sono maturi in ottobre e in novembre. Il termine alloro deriva del celtico lauter che significa sempreverde; è una pianta simbolo della poesia e della scienza. Nell’antica Grecia era una pianta sacra ad Apollo, per questo motivo nelle prime olimpiadi del 776 a.C. i vincitori furono incoronati con l’alloro; nell’antica Roma veniva coltivato nei giardini imperiali; gli imperatori se ne ornavano la testa, Livia moglie di Augusto donava corone d’alloro destinate alla celebrazione dei trionfi degli eroi. Nel medioevo la corona di alloro veniva destinata a chi si fosse distinto nella poesia e nella letteratura, tale usanza proseguì nel rinascimento; lo stesso termine laurea deriva da questo uso, chi viene riconosciuto sapiente si cinge simbolicamente il capo con la nobile ghirlanda.
Ora possiamo scegliere le nostre piante di cui prenderci cura e andare verso una nuova stagione.