Domenica 24 luglio 2022 si è celebrata la II Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Il tema scelto dal Santo Padre per l'occasione è "Nella vecchiaia daranno ancora frutti" (Sal 92,15): Papa Francesco intende sottolineare come i nonni e gli anziani siano un valore e un dono per tutta la società. Coincidenza che un assistito del servizio e-Care, il sig. Paolo, mi abbia suggerito questo argomento di cui vorrei scrivere perché emergono racconti degni di nota in merito a questo tema tra tutti i nostri assistiti. Paolo durante un contatto telefonico è molto triste, mi spiega il perchè: ricorda con nostalgia la sua nonna nata nel 1901 (coincidenza anno di nascita anche della mia), per lui unico riferimento affettivo per tutta la vita. Paolo non è ancora nonno, ma ne fa una gran voglia. Il figlio e la compagna non sono ancora dell'idea di diventare genitori e lui ne soffre molto anche se accetta la loro decisione. Un’altra nostra assistita non vede mai il suo unico nipotino, la figlia non glielo permette. All'origine dissidi familiari che alla fine hanno estromesso l'anziana dal suo ruolo; anche il bambino, inconsapevolmente, è stato privato di questa figura così importante. Ma come sono i nonni 3.0? Sono presenti, sempre, come aiuti concreti nella gestione dei nipoti anche quando sono grandicelli. Ci sono i nonni che accolgono nuovamente un figlio in casa, come genitori, lo aiutano economicamente ospitando di nuovo nella loro casa natia, preparando loro i pasti e occupandosi della pulizia dei loro vestiti. Questi nonni sono investiti, volenti o nolenti, di una responsabilità grande, anche in tarda età, quando si dovrebbe vivere sereni e tranquilli la propria vecchiaia. Essi cercano di mantenere il senso del legame familiare, nel caso un figlio sia genitore separato. Altri con i loro racconti ci fanno conoscere il passato, la storia, altrimenti a noi poco conosciuta, di una vita diversa ma pur sempre ricca di accadimenti. I nonni ci fanno capire come il senso del vivere sia cambiato, e ci fanno riflettere sui valori veri della vita. La saggezza dei nonni ci serve da guida. Certo, lo sappiamo già che la figura del nonno è sempre stata fondamentale per la famiglia ma oggi direi ancora di più e in maniera diversa. I nonni di oggi non solo gestiscono i nipoti tutto l'anno ma continuano ad aiutare i figli in maniera pratica, anche economicamente. I nonni di oggi vivono soli, raramente in famiglia, a volte non proprio vicino ai nipoti, ma fanno di tutto per seguirli. I più in forma li portano anche in vacanza, sanno usare lo smartphone, navigano in Internet e sono iscritti a Facebook, altri invece non potendosi spostare, aspettano con ansia una loro visita ed un loro abbraccio. Quello che emerge pero', con rammarico, è che una volta cresciuti, i nipoti, si diradano sempre più i momenti di incontro e questo si traduce in un senso profondo di abbandono. I nonni vorrebbero ancora dire la loro, far parte delle decisioni e della vita dei loro nipoti, anche se già adulti. Termino con il messaggio di Lucia, una super nonna: ha sei nipoti, quattro maschi e due femmine: sono il suo orgoglio. La signora non si muove in autonomia, per cui li aspetta sempre in visita a casa sua. Ha messo tutte le loro foto sul camino in tavernetta e si sofferma spesso a guardarli con immenso amore. Sabato scorso hanno festeggiato l'inizio dell'anno scolastico dei nipoti con una bella pizzata, tutti a casa sua. I suoi nipoti sono la sua ragione di vita e non avrebbe mai pensato di provare amore più grande! Riprendo in conclusione la frase di Papa Francesco, che rievoca l'immagine dell'albero, forte, stabile, non piu' giovane, ma con profonde radici, che puo' ancora dare un contributo alla propria famiglia con i suoi frutti di saggezza ed esperienza.
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