25 Novembre, Abbiamo ancora qualcosa da dire?

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Dimensione esistenziale
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La dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne (1993) definisce la violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata”.

Applicando tale definizione,  le Nazioni Unite identificano e riconoscono le diverse forme di violenza contro le donne : la violenza inflitta dai partner, le pratiche tradizionali dannose, tra cui la mutilazione e il taglio genitale femminile, l’infanticidio femminile e la selezione sessuale prenatale, il matrimonio precoce, il matrimonio forzato, le violenze legate alla dote, i crimini contro le donne commessi per “onore”, il maltrattamento delle vedove; il femminicidio; la violenza sessuale da parte di non partner; le molestie sessuali e le violenze nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni educative e nello sport; la tratta di donne.

Violenza sessuale

Violenza fisica

Violenza psicologica

Violenza economica

Stalking

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Abbiamo ancora qualcosa da dire......cosa non è stato ancora recepito....rimane purtroppo quotidiniamente tanta amarezza, indignazione ,frustrazione, desolazione e cosa dire....

Claudia

La violenza sulle donne è un tema centrale e riguarda tutta la società. La marcia per un cambiamento culturale e normativo si snoda da troppo tempo su percorsi accidentati.

Ecco alcune tappe:
    • La violenza di genere come violazione dei diritti umani
    • Il reato di stalking
    • La convenzione di Istanbul
    • La legge sul femminicidio
    • Codice Rosa e Centri antiviolenza
    • Codice Rosso e provvedimenti a tutela delle donne
    • Numero rosa 1522


Da più voci, anche molto autorevoli, continuano gli appelli per combattere la violenza sulle donne, ma i femminicidi aumentano in maniera spaventosa! 
 

Ne abbiamo da dire, ECCOME! oggi è il 25 novembre e sono stata ad una delle tante iniziative organizzate per parlarne. Pomeriggio, Centro socio-ricreativo culturale con molti presenti, soprattutto donne anziane (circa 40). Relatore medico maschio anziano che ad un certo punto della relazione mette una diapositiva con la foto dell'attore spagnolo Antonio Banderas e testualmente dice: "A questo punto io metto la foto di Banderas perchè con questi argomenti così difficili so che le donne gradiscono". Non ho avuto la forza di dirgli che non aveva capito dov'era e che anche questa frase, così banale, è offensiva dell'intelligenza e dell'emotività delle donne. Le donne, noi donne, non abbiamo bisogno della foto di un bell'attore per stemperare, abbiamo bisogno di rispetto a partire dalle frasi. Io sono stanca di PATERNALISMO perchè è anch'esso una forma di violenza, a partire da quei datori di lavoro che ti tengono "al tuo posto" dicendo che lo stanno facendo per il tuo bene.

Vi segnalo questa storia su podcast che ho appena ascoltato ed è pubblicato dal settimanale VITA, la serie si intitola Le vite degli altri

si intitola La Cuoca Combattente

https://www.spreaker.com/show/le-vite-degli-altri_1