Ci sono storie che devono essere raccontate. Sono storie che hanno cambiato il destino di tanti uomini e donne , durante il conflitto della seconda guerra mondiale. La storia di Irena Sendler è una di questa, indimenticabile eroina che ha salvato la vita di 2500 bambine e bambini ebrei , oggi diventati uomini e donne, colpevoli solo del fatto di essere stati fedeli ad un messaggio religioso, sopravvisuti a persecuzioni e massacri . Irena Sendler, assistente sociale, aveva appena 29 anni quando, nel 1940, fu eretto il ghetto ebraico a Varsavia e con diversi pretesti riusci' ad entrarvi,verificando potenziali sintomi di tifo. Ma il vero scopo era un altro: salvare la vita di quei bambini , destinati a morire, secondo il pensiero dell'appartanenza ad una razza, ad una terra.
Nascondeva i neonati nelle casse dei furgoni, e i piu' grandi in sacchi di juta. Addestro' il suo cane che, abbaiando, nascondeva i pianti dei bambini impauriti dalle rappresaglie. Li colloco' per lo piu' in istituti religiosi e famigli , fornendoli una nuova identita', con la speranza un giorno, di riunire le famiglie d'origine. Percio' nascose per anni in barattoli di marmellata vuoti i fogli con i nomi delle famiglie d'origine dei bambini, poi sotterro' i barattoli in giardino. Anche quando la Gestapo la catturo' subendo la tortura della frattura di tutti gli arti, condannandola a vivere per sempre su una sedia a rotelle, Irena riusci' a non rivelare il suo segreto, salvando 2500 vite di bambine/i .
Fu condannata a morte ma, grazie all'intervento della resistenza polacca attraverso l 'organizzazione clandestina ZEGOTA si salvo'. Cosi', alla fine della guerra , questi preziosi barattoli furono recuperati da Irena ed utilizzati per ricontattare 2500 bambini che oggi sono uomini e donne emigrati in America, Inghilterra ecc . Irena mori' all'eta' di 98 anni a Varsavia. Lo spettacolo teatrale "INDIMENTICABILE IRENA " della compagnia "Le Nuvole" restituisce all'impegno per la vita di Irena la visibilita' che merita, per non dimenticare .