La festa della mamma ha un'origine molto antica. Si celebrava già al tempo dei Greci e dei Romani, ed era legata al culto delle divinità femminili e della fertilità e segnava il passaggio dall’inverno alla primavera. Questi culti, in epoca medioevale e rinascimentale, assunsero un significato religioso, legato alla maternità della Madonna.
La festa della mamma come la intendiamo ai giorni nostri ebbe origine negli USA, promossa dai movimenti che lottavano per la pace (dopo la fine della Guerra Civile Americana) e il suffragio universale delle donne. In particolare, la pacifista Anna Jarvis, dopo la scomparsa della madre, fece recapitare a politici e ministri lettere che esortavano ad inaugurare una festa che celebrasse tutte le mamme del mondo. Nel 1914 l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson istituì ufficialmente il ‘Mother’s Day‘ nella seconda domenica di maggio, (visto che in quel periodo dell'anno era morta Ann Jarvis, madre di Anna Jarvis), data che venne poi adottata da molti altri Paesi.
Tradizione vuole che, in questa occasione, si doni un mazzo di fiori alla propria mamma. In particolare, l’azalea è associata alle virtù della femminilità e della temperanza, nonché dell’amore puro e incondizionato. Per questo, in occasione della festa della mamma, le piazze di tutta Italia si riempiono ogni anno di bancarelle dell'Associazione Italiana per la ricerca contro il cancro (AIRC) che, in cambio di un'offerta, distribuiscono azalee, chiamate “Azalee della Ricerca”. Per maggiori informazioni, invito la visione del sito dedicato https://www.airc.it/iniziative/azalea-della-ricerca.
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